L’alimentazione sana è uno dei principali pilastri per garantire salute, benessere e longevità. Oggi parliamo di un concetto molto importante che è quello di “distrazione immunologica“.
Quando pensiamo all’immunità siamo portati a pensare al sangue, al midollo, ma in realtà il 70% del nostro sistema immunitario risiede nell’intestino (nell’ileo terminale). Tutto quello che ingeriamo con la dieta si lega ai villi presenti sul nostro intestino e viene internalizzato.

La distrazione immunologica: cosa succede scientificamente

Nel momento in cui tutto ciò arriva all’interno della cellula viene riconosciuto come una sostanza estranea (non self) e la prima cosa che accade è che viene attivata l’APC, cellula che riconosce l’antigene. L’APC espone ciò che ha internalizzato ai linfociti T, che da una parte attivano le plasmacellule per fare i globuli bianchi e dall’altra attivano i linfociti T killer per l’immunità cellulo mediata. Sia i linfociti T che gli anticorpi, sono diretti contro l’antigene e nel tentativo di distruggerlo “mangiano” i villi intestinali, allargando le giunzioni serrate del nostro intestino.

In questo processo viene reclutato un abnorme numero di cellule bianche, neutrofili, linfociti T, linfociti B, cellule che presentano l’antigene, fibroblasti ecc. e tutto questo non fa altro che “distrarre” l’immunità della sottomucosa dell’ileo intestinale, che rappresenta i 4/5 della nostra immunità, per qualcosa di “inutile” poichè questi antigeni non sono nè virus, nè batteri. Nel tentativo di combatterli però si perde la sorveglianza immunologica verso le cellule cancerose e si attivano tutta una serie di cross reazioni.

Perché bloccare questo meccanismo?

La distrazione immunologica è al centro di tutte le malattie infiammatorie più importanti come le tiroiditi, le leucemie, le neuropatie periferiche, la celiachia, l’asma, le fibromialgie, le artriti, la sclerosi a placche. E’ importante perciò riuscire a bloccare questo meccanismo.

Come bloccare questo meccanismo ed evitare la distrazione immunologica?

Una soluzione è quella di consumare cibo crudo (un frutto o una verdura) prima di quello cotto. Il cibo crudo viene  utilizzato in questo caso come un “farmaco” perché attiva il fenomeno parafisiologico della “leucocitosi digestiva“.

La leucocitosi digestiva si verifica nel nostro organismo 30-40 minuti dopo l’assunzione dei cibi cotti. Ho spiegato come il nostro corpo è continuamente sotto stress immunitario e come questo lo indebolisca molto. Consumando un alimento crudo, per esempio una mela, prima di quello cotto si può ovviare a tutto ciò. Questo perché nell’alimento crudo sono presenti una serie di panallergeni che avvisano e preparano il nostro sistema immunitario in modo tale da evitare tutte quelle gravi conseguenze dannose per il nostro organismo.

In parole più semplici dobbiamo aggirare il nostro sistema immunitario. Quindi per evitare che si attivi la leucocitosi digestiva e con essa tutti quei segnali di “pericolo” che predispongono il nostro organismo all’obesità, sovrappeso e processi infiammatori a carico di organi e tessuti, basta mangiare una carota, un finocchio o un frutto, perché sono  riconosciuti come cibi “amici”, prima di mangiare un alimento cotto, in modo tale che i globuli bianchi non aumentino (leucocitosi digestiva) e non si attivino con essi tutti quei processi nocivi per il nostro corpo.

La corretta alimentazione: la cottura degli alimenti

La cottura degli alimenti, da un lato, altera in maniera consistente la struttura delle molecole presenti nei cibi rendendole non riconoscibili al nostro sistema immunitario, che reagisce con una risposta immediata,  dall’altro porta alla perdita di vitamine e alla formazione di sostanze tossiche che vengono percepite come pericolose.

La cottura inoltre distrugge gran parte delle sostanze  presenti nell’alimento crudo che dovrebbero concorrere, con il nostro corredo enzimatico, alla digestione e all’assimilazione dei cibi ingeriti.
Per questi motivi quindi è importante consumare del cibo crudo prima di quello cotto. Così facendo ,verranno eliminate, inoltre, spiacevoli sensazioni di gonfiore, acidità o pesantezza e anche la digestione e l’evacuazione saranno facilitati.